Sono stato nominato da Nick Shadow per il primo TAG post della mia piu’ che decennale avventura di blogger. Grazie Nick!
Ecco di seguito le regole. Anche io come lui, faro’ alcune eccezioni
1- Nomina almeno 5 blog a cui fare le domande.
2- Cita sempre chi ha creato il Book Tag: Racconti dal passato.
3- Nomina e ringrazia il blog che ti ha nominato
4- Usa come immagine quella sopra
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1. Come scegli i libri da leggere?
Spesso vado per intuizione, lasciandomi guidare dal mio lato creativo, che a causa di studi e lavori di stampo tecnico, e’ stato troppo spesso schiacciato dal mio lato razionale. La lettura, ma soprattutto la scelta dei libri e’ totalmente demandata all’intuito. Se dovessi cercare di dare una spiegazione posso dire che ripercorro gli indizi che mi arrivano dagli ambienti che in quel momento sto frequentando, oppure mi lascio guidare dagli stimoli avuti durante altre letture e in base alle riflessioni che letture mi provocano. Poi ci sono anche gli spunti che ricevo da discussioni con i miei amici. E’ per questo che reputo fondamentale il recarsi in libreria, e farsi guidare dai sensi e non cercare titoli smanettando su un i-phone o un PC sui vari siti di vendita on-line, dove nel mare magnum del tutto, perdi la concentrazione verso il particolare che fa scattare la molla della scelta.
2. Dove compri i libri: in libreria o on-line?
Quando vivevo in Puglia, nel paese dei miei genitori non vi erano librerie (oggi ve n’e’ una grazie al cielo) . Una sciagura. Quindi per quasi tutta la prima parte degli anni 90, ho dovuto comprare i libri tramite catalogo del club degli editori (non me ne vergogno.. anzi, posso dire che le loro edizioni, a distanza di quasi trent’anni, hanno resistito molto meglio all’incedere del tempo rispetto alle edizioni economiche di Mondadori e Feltrinelli, tra le peggiori edizioni economiche al mondo.. letteralmente, non e’ un’iperbole) oppure nelle librerie, quando mi capitava di andare in citta’ a Taranto. Dal 1996 in poi, una volta arrivato a Torino e finche’ a Torino ci sono rimasto, fino al 2010, sempre in libreria. Ho raccontato anche in un post, il mio amore per le librerie torinesi, oggi sul viale del tramonto (qui). Negli anni in cui ho vissuto in Canada e Stati Uniti, per forza di cosa dovevo comprarli on-line, ma l’ho fatto sempre su IBS mai e poi mai su Amazon. Inoltre quando compravo i libri su IBS, cercavo sempre (qualora fosse possibile) l’edizione della casa editrice meno famosa. Ho sempre reputato che il grado di liberta’ e di avanzamento culturale di un paese, passi attraverso la pluralita’ di case editrici. Meno ce ne sono, e peggio si e’ messi. In questo, la presenza di Amazon, oltre che deleteria per la chiusura delle librerie fisiche, e’ una vera iattura per la pluralita’ di voci e di crescita culturale e civile di un paese, dato che tende non solo a fare terra bruciata intorno a se’, ma anche ad accentrare in pochi editori la pubblicazione e la produzione libraria. Boicottate Amazon… lo ripetero’ fino alla noia. Non si diventa ricchi per i 2 euri che si risparmiamo sull’acquisto di questo o quel titolo (scusate lo sfogo), la vita non cambia se il libro arriva la settimana dopo invece che la settimana prima. Cio’ detto, gli anni in cui sono tornato in Italia, 2013-2018 sono di nuovo tornato in libreria. In Belgio ho scoperto che a Liegi e a Bruxelles ci sono librerie che vendono soli titoli in italiano. Non mi sono ancora recato perche’ sto cercando di smaltire i titoli ancora non letti in quasi venta’nni (sono qualche centinaio). Sulla profilassi da lettura (leggasi e-book) credo di essere stato ancora piu’ duro che con amazon, con un altro post al vetriolo (“A difesa del libro, contro l’e-book”).
3. Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
Quando mi imbatto in un libro indigesto in cui mi impantano, iniziare in contemporanea la lettura di un altro libro che sia piu’ fluido mi aiuta a dare la spinta per terminare anche quello piu’ duro da mandar giu’. Dai 25 ai 33 anni, ero solito leggere 3 o 4 libri in contemporanea, era una specie di gioia emotiva, che derivava dal fatto che non avendo piu’ tempo da perdere leggendo robaccia nozionistica universitaria, potevo finalmente darmi alla pazza gioia. Poi mi sono moderato e ho adottato la modalita’ di lettura di cui sopra. Ci sono pero’ dei momenti in cui, preso da follia ed eccitazione creativa mi vien voglia di leggere a raffica quello che mi passa per la testa. Mi faccio prendere la mano, poi una volta ingolfato, mi fermo e torno a comportamenti meno compulsivi.
4. Di solito quando leggi?
Quando ero studente, l’ora prima di addormentarmi. L’estate come periodo, e’ stato quasi sempre foriero di grandi letture avendo piu’ tempo a disposizione. E come detto da Nick, preferibilmente il pomeriggio, quando il caldo sfianca il fisico, ma ti lascia viaggiare con la mente. Leggere Garcia Marquez durante la “controra” estiva in Puglia, con il solo ventilatore che ti d un attimo di refrigerio, ti fa arrivare dritto sotto l’albero dove Aureliano Buendia contemplava la sua vita e ti fa desiderare l’oceano che tanto aveva ispirato gli eteronimi di Fernando Pessoa. Ora leggo la sera prima di addormentarmi.
5. Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
No. Pero’ c’e’ stata un’eccezione alla regola: “Alla ricerca del tempo perduto di Proust”. Fui affascinato prima di tutto dal fatto che qualcuno avesse dedicato la seconda meta’ della sua vita a scrivere un solo romanzo, ma di cotanta grandezza fisica (le fatidiche 2800 pagine). Decisi che l’avrei letto in 2 anni, andando a comprare ogni volta che terminavo un volume, il suo successivo, nella medesima libreria torinese: La Bussola. Un gioiello della citta’ sabauda.
6. Genere preferito?
Non credo di averne uno in particolare, ma senza ombra di dubbio, guardando alla mia libreria, la narrativa del Novecento. Esiste un profondo legame tra il mio inconscio e coloro che hanno attraversato il XX secolo leggendo con gli occhi della scrittura. Ultimamente grazie alla lettura di molta letteratura sudamericana, argentina in particolare, mi accorgo di come pezzi d’Italia e del nostro inconscio collettivo come popolo, siano poi fioriti in altri lidi al di la’ della latitudine e dell’oceano, regalando perle di rara bellezza. Sabato e Piglia sono due autori perfettamente italiani, che hanno dipinto uno scenario nuovo, avendo alle spalle un retroterra non solo europeo ed italiano, ma meridionale, distaccandosi pero’ dai vizi e dalla retorica del nostro paese. Sono letteralmente esplosi altrove con altre tecniche e sfumature ma avendo le radici nella loro terra di provenienza. Qualcosa difficile da spiegare.
7. Hai un autore preferito?
Anche in questo caso, la risposta non e’ facile. Non credo di avere un autore preferito. Ma se proprio devo fare tre nomi: Fernando Pessoa, Ernesto Sabato gia’ nominato prima, e Italo Svevo. Ma ce ne sono almeno un’altra dozzina.
8. Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Da piccolo, con mia madre. Leggevamo insieme i libri della sua libreria: Cuore, Mark Twain, David Copperfield, e altri titoli di narrativa per bambini e ragazzi del XIX secolo.
9. Presti libri?
Si, ma dato che poi nella stragrande maggioranza dei casi non tornano indietro, ho smesso. Come diceva Eco, la libreria e’ un mezzo di studio e lavoro e per me e’ importante. Non amo avere la libreria per fare sfoggio di interior design o snobbismo. I libri mi servono, perche’ di tanto in tanto devo recuperare delle frasi o delle cose lette per avere intuizioni, altri spunti, altre spinte e fare delle connessioni intuitive. Quando non trovo piu’ il libro che ho prestato un po’ mi incazzo.
10. Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
Credo di aver gia’ risposto a questa domanda, con la risposta alla domanda n.3.
11. I tuoi amici/familiari leggono?
Le mie amicizie piu’ strette si fondano quasi tutte su questa passione. I miei familiari si, anche se con meno frequenza e con altri gusti. Mia moglie per esempio ama i thriller, genere che a me non entusiasma piu’ di tanto.
12. Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
Quando ero single, dopo la laurea, leggevo tra i 50 e gli 80 titoli all’anno (1/2 a settimana). Per un periodo piuttosto lungo, specie durante i primi anni di vita dei miei figli, non credo di aver superato quota 10 in un anno (quindi meno di 1 al mese). Ora che mi miei figli sono in eta’ scolare, raggiungo 20 /30 titoli all’anno. Per cui 1 titolo ogni 2/3 settimane.
13. Quando vedi una persona che legge, ad esempio sui mezzi pubblici, ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
Si, anche se non con tanta insistenza. Nei tanti viaggi Torino/Taranto e viceversa, era un modo per attaccare bottone con le ragazze. Poi sono arrivati i telefonini, e tutti abbiamo cominciato a rinchiuderci negli schermi dei GSM.
14. Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvare uno soltanto quale sarebbe?
Il libro dell’inquietudine di Pessoa.
15. Perchè [!] ti piace leggere?
Perche’ ti permette di vivere piu’ vite, usando lo stesso tempo a disposizione.
16. Leggi libri in prestito (dagli amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
Ho letto pochissimi libri in prestito (da amici). Di solito sono libri che posseggo.
17. Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
L’Ulisse di Joyce. Iniziato piu’ volte, intorno ai 20 anni. Mai oltre le prime 100 pagine. Stesso discorso per “Il Signore degli anelli”. So che non e’ bello autocitarsi in continuazione, ma avevo scritto un altro post sul tema. “Storia degli interminati“.
18. Hai mai comprato un libro solo perché aveva un bella copertina, e cosa ti attrae in una copertina di un libro?
No. MA anche in questo caso vi e’ un’eccezione. Tropico del Cancro di Miller. Era una edizione del club degli editori in una Libreria Libraccio. Aveva una copertina che mi ricordava i libri che leggevo da adolescente, oltre che essere bella. Lo presi e lo comprai all’istante. Non l’ho ancora letto, nonostante siano passati 5 anni dall’acquisto.
19. C’è una casa editrice che ami particolarmente e perché? Sono un fan di Adelphi e di Sellerio. Adoro le loro edizioni, la grafica minimalista, e il loro catalogo. Ci sono autori che grazie a queste due case editrici abbiamo avuto modo di leggere in edizioni decenti e non raffazzonate in stile Mondadori o Feltrinelli. Inoltre molti autori, senza queste due casi editrici, difficilmente avrebbero avuto diffusione nel nostro paese. Riescono ad uscire un po’ dalla “cupola” letteraria italiana.
20. Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni al sicuro dentro casa?
Li tengo al sicuro in casa. Cambiando per lavoro la mia residenza, purtroppo molti sono all’interno di scatole, comunque ben conservate. Si, durante i miei viaggi, porto con me sempre uno o due volumi.
21. Qual è il libro che ti hanno regalato e che hai gradito maggiormente?
La variante di Lunenburg di Mauresig. Non credo l’avrei mai comprato e letto. Mi fu regalato, e scoprii che era molto bello.
22. Come scegli un libro da regalare?
Di solito non regalo libri, salvo essere a conoscenza dei gusti del lettore. Prima ne regalavo molti. Poi avendo scoperto che la lettura e’ una cosa molto personale, ho cominciato a non farlo piu’, salvo avere delle certezze.
23. La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?
Purtroppo come riportato nella risposta alla domanda 20, la mia libreria e’ in uno stato di disordine. Mi piacerebbe averla organizzata per argomento.
24. Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Se il libro diventa interessante si. Specie in alcuni saggi. Ci sono poi dei saggi che non aggiungono note e bibliografia, e li declasso automaticamente.
25. Leggi eventuali introduzioni, prefazioni o postfazioni del libro o le salti?
Se il libro mi e’ piaciuto, si… e’ come una specie di ultima sigaretta in stile Zeno Cosini. Se il libro e’ brutto, claro que no.
Nomino (sperando non mi maledicano):
Le domande sono molto interessanti, quindi mi permetto di rispondere anche se non sono tra i nominati.
1) Come scegli i libri da leggere?
Vado in una libreria ben fornita, ed esploro un po’ gli scaffali dedicati ai generi che preferisco.
2) Dove compri i libri: in libreria o online?
In libreria.
3) Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
Vado a periodi: talvolta mi capitano per le mani 5 libri interessanti, talvolta neanche uno.
4) Di solito quando leggi?
Sul treno.
5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
Assolutamente sì. Raramente acquisto libri enormi, sia perché non ho il tempo di leggerli, sia perché quando un libro è troppo lungo avrà quasi sicuramente dei momenti morti. E io li detesto, sia nei libri che nei film.
6) Genere preferito?
Gialli e young adult.
7) Hai un autore preferito?
Carmine Abate.
8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Quando mi capitò per le mani “Gasparone e lo zibibbo” di Franco Bulletti.
9)Presti libri?
Preferisco regalarli.
10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
Un libro per volta.
11) I tuoi amici/famigliari leggono?
I miei familiari sì, i miei amici dipende.
12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
Dipende da quanto è scorrevole. Se non scorre proprio lo mollo.
13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
Sì.
14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?
“Il ballo tondo” di Carmine Abate.
15) Perché ti piace leggere?
Perché mi fa provare delle emozioni che la routine quotidiana difficilmente mi offre. E quindi mi regala dei momenti speciali all’interno di giornate altrimenti ordinarie e dimenticabili.
16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
Ho un budget limitato per le spese letterarie, e anche lo spazio sugli scaffali non è infinito. Per questo motivo, mi capita spesso di servirmi della biblioteca.
17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
Moltissimi. Come ti dicevo prima, sono intollerante nei confronti dei momenti morti, quindi se vedo che in un romanzo non succede nulla per 5 – 10 pagine lo mollo senza rimpianti.
18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?
La copertina può indurmi a prendere in mano un libro, ma per l’acquisto ci vogliono anche una buona quarta di copertina e un incipit coinvolgente.
19) C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?
Adoro tutte le piccole case editrici. Quelle grandi puntano quasi esclusivamente su nomi conosciuti, le piccole invece scommettono su degli autori emergenti che magari nessuno conosce, ma che talvolta hanno davvero un grande talento.
20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?
Li porto ovunque.
21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?
“Dieci lezioni sui classici” di Piero Boitani. Non tanto per il libro in sé, ma per la dedica che c’è dentro.
22) Come scegli un libro da regalare?
Mi baso sui gusti della persona che deve ricevere il regalo.
23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?
E’ ordinata secondo il colore della costola. Se in uno scaffale ci sono colori freddi e caldi mischiati insieme è un cazzotto in un occhio.
24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Un bravo autore riesce a farsi capire senza bisogno di nessuna nota a margine. Di conseguenza, un romanzo che ha bisogno di note esplicative per farsi capire è un romanzo che non merita di essere letto.
25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?
Le salto, mi piace entrare subito nel vivo dell’azione.
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Wwayne. Scusa… volevo nominarti, ma ti ho dimenticato. Spero che qualcun altro ti nomini. Nel caso valga questo commento, vai pure. Tu sei un altro lettore duro. Purtroppo dovevo rispettare la regola dei 5 blog taggati e l’ho anche infranta. Cmq grazie per il tuo commento. la risposta alla domanda 19 e’ da vero lettore oltre che da persone intelligente che non si fa abbindolare dalle due case editrici di punta. Ottimo! Buone letture durante la quarantena. Fritz! p.s.: ti invidio, perche’ riesci a mollare i libri in cui ti impantani. Io purtroppo no.
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Sono geloso del mio tempo, quindi non lo spreco dietro a persone e libri che non lo meritano. Ti consiglio di provare a fare lo stesso, non te ne pentirai. Grazie mille per i complimenti e per la risposta! 🙂
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Grazie per la “nomina”, mi riservo di farne un post . Sono stata un’incallita lettrice quando i miei figli erano più piccoli , poi con gli anni (e con gli impegni) ho allentato un po’ la presa ma sono felice di aver trasmesso questa passione a mia figlia .
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Ciao Quarantena, anche per te vanno le mie scuse, avendo risposto tardivamente, dato che wordpress, ti aveva messo in “quarantena”. Sara’ per il tuo nick? Scherzo. Certo ti capisco quando dici che stai leggendo poco perche’ sei impegnata coi i pargoli che sono piccoli. Come avrai letto e’ successo anche a me. Non e’ ovviamente un obbligo partecipare, ci mancherebbe. Anche solo leggendo i post che sono stati scritti e gli spunti (come quello di Alessandro) in giro, sto apprendendo cose nuove. Un buona e solare settimana. Fritz.
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Ciao Fritz, i miei pargoli sono adulti , probabilmente quel “più “ nel mio commento ha tratto in inganno ma , come per tutte le mamme, per me restano comunque i miei figlioletti 😁 . Buona settimana .
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che bello che hai accettato la tag
sono quello che l’ha portata sulla piattaforma con le prime nomine^^
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Ciao Austin. Ti chiedo scusa per la risposta tardiva, ma il tuo commento era stato messo in quarantena da wordpress, con altri commenti di altri miei amici blogger. Chissa’ perche’. Innanzitutto grazie per questa bella iniziativa. Leggendo il tuo post, quello di altri blogger, e di alcuni commenti qui, stanno venendo fuori tante cose nuove ed interessanti che altrimenti non avrei scoperto. Buon proseguimento. Fritz.
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Ciao, grazie per la risposta 😂
Si, bello che molti hanno risposto, il tag si sta arricchendo con le nostre risposte^^
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Accidenti, Sellerio è fantastica…
Io ho alcuni problemi con i suoi gialletti, ma, cacchio, è proprio una casa editrice di quelle toste…
Alcuni mesi fa mi sono trovato a trattare, a livello biblioteconomico, il lascito di un appena morto professore universitario che curò un paio di testi per la collana «La memoria» di Sellerio… forse per «premio di collaborazione» o per chissà quale altro motivo, questo prof possedeva centinaia di numeri delle collane Sellerio «La memoria» e «La diagonale», che io dovetti trattare praticamente uno a uno!
Col direttore della biblioteca pensammo che Elvira Sellerio forse regalò a uno dei suoi collaboratori una sorta di abbonamento, tanti erano gli esemplari…
La biblioteca era contentissima di “incamerare” il lascito, vista la varietà e qualità dei testi proposti da quelle collane, che in tutti noi lavoranti destavano meraviglia suprema per gusto ed esattezza scientifica (molte pieghe poco frequentate dello scibile umano venivano illuminate da queste collane: da rari testi classici interpretati da Luciano Canfora a particolari testi ispanici, settecenteschi, o di “oscuro” Ottocento italiano)…
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Tra le tue risposte noto con molto divertimento il fatto che tu sia esperto delle letterature romanze, quelle da cui io, invece, sono, non si sa perché, molto poco attratto!
La cosa renderà le tue note in proposito per me molto interessanti!
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Ciao Nick, condivido su Sellerio le cose che scrivi. Ha un catalogo stupendo, pieno di chicche sulla letteratura ispanica. I gialli credo siano stati un modo per evitare il fallimento inevitabile a meta’ anni 90. Grazie a Camilleri e Manzini, possono permettersi di pubblicare le chicche e permettere a noi di leggere altri autori, che sicuramente non avremmo la possibilita’ di leggere senza di loro. Per quanto riguarda le mie letture mi sopravvaluti. Sono un nerd ed ingegnere, mi arrangio con quello che posso. P.s. sarebbe bello vedere la biblioteca che ha acquisito i volumi della Sellerio che racconti. Immagino sia a Firenze.
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È la Biblioteca Universitaria di Pisa!
chissà dove li terranno, sembravano avere enormi problemi di spazio… non ho purtroppo visto il “pozzo librario”, ho dato solo una fugace occhiata… ma tutti quelli che lavoravano con me erano eccellenti professionisti (tranne un paio), sicché so che i libri sono in buonissime mani!
E per dirlo io, che ho origini livornesi, vuol dire che è proprio vero!
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Grazie del tag, però dovrei scrivere tanto, in questo periodo è più difficile del solito, la didattica a distanza porta via un sacco di tempo ed è decisamente invasiva nella vita di un insegnante, nonché in quella di un trigenitore. Visto che ci sono, rispondo anch’io alla domanda 19: San Marco dei Giustiniani, piccolo grande editore di poesia a cui sono profondamente legato ed eternamente grato per tante di quelle ragioni che potrei parlarne per ore, figuriamoci scriverne. Chissà, magari un giorno scriverò qualcosa a proposito di Giorgio e Lilli Devoto, anime, menti e braccia di un editore che ha trattato la grande poesia con l’amore, la carta, i caratteri tipografici e la profondità che merita.
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Ciao Alessandro, riprendo le risposte ai tuoi commenti ora, dati i problemi con wordpress. Ti capisco in pieno, anzi alla luce dei tuoi ultimi post, apprendo quanto sia complicato lavorare in queste condizioni, specie stando a casa, con tre figli, e in una grande citta’. Cio’ nonostante hai fornito grandi spunti, con l’editore San Marco dei Giustiniani, che non conoscevo e su cui mi informero’. Buona settimana.
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Rispondo anche alla domanda 13: sì, sempre! E se uno legge sul Kindle provo ugualmente a capire che cosa legge.
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Ciao Alessandro, scusa se ti rispondo solo ora. Purtroppo non so perche’ ma wordpress mi aveva bloccato i commenti a questo post.
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Anch’io sono innamorata di Adelphi, sarà la carta… 🐞
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Si, vero. Non avevo mai pensato alla sensazione fisica che si ha sfogliando o leggendo un Adelphi. Però è vero pensandoci. Grazie Eletta per essere passata sul mio blog e per aver commentato.
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Grazie a te 🐞
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Non sono tra i nominati ma mi sarebbe sempre piaciuto rispondere a un tag a mò di intervista per questo se permetti partecipo al tag anche se non sono stata nominata (e nel frattempo commento anche le tue risposta :’D)
1. Come scegli i libri da leggere?
Come te sono molto legata alla libreria e al libro fisico (no ebook). Amo perderci pomeriggi cercare quel libro bistrattato che nessuno considera e adottarlo come un bambino non capito (o anche prendere un libro usato in ottime condizioni che ho sempre voluto leggere) o prendere quel libro che aspettavo da tanto. Confesso che però compro anche on-line se sono a corto di libri e non ho molto tempo di passare la negozio!
2. Dove compri i libri: in libreria o on-line?
Se posso passo in libreria e faccio scorta di libri (almeno 3 di solito). Mi piace anche prenderli usati (Libraccio sui navigli – per gli amici di Milano). Durante la pandemia o per comodità (es. libri regalo da far arrivare a persone non della mia città) anche on-line, ma preferisco le librerie.
3. Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
No, sono una accumulatrice seriale. Devo avere almeno una lista di 12 libri fisici nella mia libreria da leggere e una volta arrivata alla fine della lista comincio a prenderne altri.
4. Di solito quando leggi?
In questo periodo soprattutto la sera dopo lavoro, prima della meditazione. Altrimenti quando sono in viaggio (in treno).
5. Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
No mai.
6. Genere preferito?
Direi di no, sono una bambina cresciuta a pane e letteratura inglese, classici per ragazzi italiani e Harry Potter.
7. Hai un autore preferito?
Credo di no, ho un legame malinconico con Jane Austen, Jonathan Swift, James Joyce, JK Rowling, Charles Dickens, Isabel Allende, Italo Calvino, Alessandro Baricco. Se però dobbiamo considerare un parametro come la rilettura consapevole di un libro forse dovrei dire Allende, Calvino, Baricco e Rowling.
8. Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Da piccola, con mio padre (La stessa tua Fritz!)
9. Presti libri?
Direi di sì ma solo se mi fido dell’altro lettore.
10. Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
Ho provato con 2 ma no, sono una lettrice monogama.
11. I tuoi amici/familiari leggono?
Sì. Mio padre con la mia stessa frequenza e mia sorella con un po’ di lentezza in più. Mia madre meno. Amici sì con alcuni ne parlo con altri no (anche per non coerenza nei gusti).
12. Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
Dipende dal libro. Anche un giorno o due se mi prende tanto e se ho molto tempo. direi massimo un mese.
13. Quando vedi una persona che legge, ad esempio sui mezzi pubblici, ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
Sì e se lo conosco sorrido.
14. Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvare uno soltanto quale sarebbe?
(Salto nel rogo con i libri?) Memorie di una Geisha (ha una dedica molto significativa per me).
15. Perchè [!] ti piace leggere?
Non conosco altro modo per sognare.
16. Leggi libri in prestito (dagli amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
Preferisco quelli che possiedo perchè quando me li prestano e devo restituirli se mi piacciono soffro!
17. Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
Ne ho un paio, ma voglio finirli perchè non mi piace lasciare le cose a metà (anche se Pennac mi autorizzerebbe a farlo). Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, Che tu sia per me il coltello di David Grossman e Come Avere Quello che Vuoi e Volere Quello che Hai di John Gray. Tutti per motivi diversi stilistici, emotivi e incompatibilità di pensiero.
18. Hai mai comprato un libro solo perché aveva un bella copertina, e cosa ti attrae in una copertina di un libro?
Sì, guardo la copertina ma non solo. Infatti sono una assidua consumatrice di “libri al buio”.
19. C’è una casa editrice che ami particolarmente e perché?
No, ho molti feltrinelli (oggettivamente è così!)
20. Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni al sicuro dentro casa?
Sempre anche più di uno.
21. Qual è il libro che ti hanno regalato e che hai gradito maggiormente?
Mangia, Prega e Ama di Elizabeth Gilbert – penso che sia un libro che ogni ragazza intorno ai 30 anni debba leggere. La persona che me lo ha regalato sapeva che lo volevo e senza motivo me l’ha fatto avere.
22. Come scegli un libro da regalare?
Quando sento che possa appartenere a quella persona, o è un libro che ho amato e voglio condividere o so che quella persona lo vuole leggere.
23. La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?
Certo. Per saga colore e dimensione.
24. Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
I libri li leggo tutti (da cima a fondo). Se un libro mi piace lo leggo 3 volte, dopo la prima volta, prima faccio una lettura selettiva e poi una approfondita (quindi mi soffermo sulle note ed entro nel dettaglio)
25. Leggi eventuali introduzioni, prefazioni o postfazioni del libro o le salti?
Si, soprattutto i libri motivazioni e di crescita personale. Per i romanzi invece solo se mi sono molto piaciuti e se sono curiosa di avere approfondimenti (es. traduzioni).
Ho finito!! Bene è stato interessante leggere le tue risposte e condividere le mie! Ma davvero un tempo c’erano ragazzi che attaccavano bottone con i libri? Sono nata nel decennio sbagliato!
Un caro saluto! SaraBò.
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Ciao Sara, mi fa piacere che tu abbia risposto e partecipato. Parafrasando un vecchio proverbio: dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. Da queste risposte emerge un tuo ritratto molto nitido: L’affinità’ Con tuo papà, l’amore per le cose tangibili (anche tu libri e non eBook), la letteratura italiana e quella inglese. Ti piace Baricco.. qui siamo lontanissimi.. io non lo sopporto (anche se paradossalmente questo blog nasce nel lontano 2008 con una recensione ad un film tratto da un suo monologo). Sulla scelta dei libri trovo delle similitudini con le mie risposte. Una volta, quando i cellulari e poi I vari I-phone ancora non esistevano, comunicare ed attaccare bottone con la gente era una cosa normale. Ora non lo è più (altro che neutralità della tecnologia come avevo letto sul mio blog qualche giorno fa). Si, tante volte grazie ai libri ho attaccato bottone e non me ne vergogno.
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