Sono stato nominato da Nick Shadow  per il primo TAG post della mia piu’ che decennale avventura di blogger. Grazie Nick!

Ecco di seguito le regole. Anche io come lui, faro’ alcune eccezioni
1- Nomina almeno 5 blog a cui fare le domande. 
2- Cita sempre chi ha creato il Book Tag: Racconti dal passato
3- Nomina e ringrazia il blog che ti ha nominato
4- Usa come immagine quella sopra

1. Come scegli i libri da leggere? 
Spesso vado per intuizione, lasciandomi guidare dal mio lato creativo, che a causa di studi e lavori di stampo tecnico, e’ stato troppo spesso schiacciato dal mio lato razionale. La lettura, ma soprattutto la scelta dei libri e’ totalmente demandata all’intuito. Se dovessi cercare di dare una spiegazione posso dire che ripercorro gli indizi che mi arrivano  dagli ambienti che in quel momento sto frequentando, oppure mi lascio guidare dagli stimoli avuti durante altre letture e in base alle riflessioni che letture mi provocano. Poi ci sono anche gli spunti che ricevo da discussioni con i miei amici. E’ per questo che reputo fondamentale il recarsi in libreria, e farsi guidare dai sensi e non cercare titoli smanettando su un i-phone o un PC sui vari siti di vendita on-line, dove nel mare magnum del tutto, perdi la concentrazione verso il particolare che fa scattare la molla della scelta.

2. Dove compri i libri: in libreria o on-line? 
Quando vivevo in Puglia, nel paese dei miei genitori non vi erano librerie (oggi ve n’e’ una grazie al cielo) . Una sciagura. Quindi per quasi tutta la prima parte degli anni 90, ho dovuto comprare i libri tramite catalogo del club degli editori (non me ne vergogno.. anzi, posso dire che le loro edizioni, a distanza di quasi trent’anni, hanno resistito molto meglio all’incedere del tempo rispetto alle edizioni economiche di Mondadori e Feltrinelli, tra le peggiori edizioni economiche al mondo.. letteralmente, non e’ un’iperbole) oppure nelle librerie, quando mi capitava di andare in citta’ a Taranto. Dal 1996 in poi, una volta arrivato a Torino e finche’ a Torino ci sono rimasto, fino al 2010,  sempre in libreria. Ho raccontato anche in un post, il mio amore per le librerie torinesi, oggi sul viale del tramonto (qui). Negli anni in cui ho vissuto in Canada e Stati Uniti, per forza di cosa dovevo comprarli on-line, ma l’ho fatto sempre su IBS mai e poi mai su Amazon. Inoltre quando compravo i libri su IBS, cercavo sempre (qualora fosse possibile) l’edizione della casa editrice meno famosa. Ho sempre reputato che il grado di liberta’ e di avanzamento culturale di un paese, passi attraverso la pluralita’ di case editrici. Meno ce ne sono, e peggio si e’ messi. In questo, la presenza di Amazon, oltre che deleteria per la chiusura delle librerie fisiche, e’ una vera iattura per la pluralita’ di voci e di crescita culturale e civile di un paese, dato che tende non solo a fare terra bruciata intorno a se’, ma anche ad accentrare in pochi editori la pubblicazione e la produzione libraria. Boicottate Amazon… lo ripetero’ fino alla noia. Non si diventa ricchi per i 2 euri che si risparmiamo sull’acquisto di questo o quel titolo (scusate lo sfogo), la vita non cambia se il libro arriva la settimana dopo invece che la settimana prima. Cio’ detto, gli anni in cui sono tornato in Italia, 2013-2018 sono di nuovo tornato in libreria. In Belgio ho scoperto che a Liegi e a Bruxelles ci sono librerie che vendono soli titoli in italiano. Non mi sono ancora recato perche’ sto cercando di smaltire i titoli ancora non letti in quasi venta’nni (sono qualche centinaio). Sulla profilassi da lettura (leggasi e-book) credo di essere stato ancora piu’ duro che con amazon, con un altro post al vetriolo (“A difesa del libro, contro l’e-book”).

3. Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta? 
Quando mi imbatto in un libro indigesto in cui mi impantano, iniziare in contemporanea la lettura di un altro libro che sia piu’ fluido mi aiuta a dare la spinta per terminare anche quello piu’ duro da mandar giu’. Dai 25 ai 33 anni, ero solito leggere 3 o 4 libri in contemporanea, era una specie di gioia emotiva, che derivava dal fatto che non avendo piu’ tempo da perdere leggendo robaccia nozionistica universitaria, potevo finalmente darmi alla pazza gioia. Poi mi sono moderato e ho adottato la modalita’ di lettura di cui sopra. Ci sono pero’ dei momenti in cui, preso da follia ed eccitazione creativa mi vien voglia di leggere a raffica quello che mi passa per la testa. Mi faccio prendere la mano, poi una volta ingolfato, mi fermo e torno a comportamenti meno compulsivi.

4. Di solito quando leggi? 
Quando ero studente,  l’ora prima di addormentarmi. L’estate come periodo, e’ stato quasi sempre foriero di grandi letture avendo piu’ tempo a disposizione. E come detto da Nick, preferibilmente il pomeriggio, quando il caldo sfianca il fisico, ma ti lascia viaggiare con la mente. Leggere Garcia Marquez durante la “controra” estiva in Puglia, con il solo ventilatore che ti d un attimo di refrigerio, ti fa arrivare dritto sotto l’albero dove Aureliano Buendia contemplava la sua vita e ti fa desiderare l’oceano che tanto aveva ispirato gli eteronimi di Fernando Pessoa. Ora leggo la sera prima di addormentarmi.

5. Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro? 
No. Pero’ c’e’ stata un’eccezione alla regola: “Alla ricerca del tempo perduto di Proust”. Fui affascinato prima di tutto dal fatto che qualcuno avesse dedicato la seconda meta’ della sua vita a scrivere un solo romanzo, ma di cotanta grandezza fisica (le fatidiche 2800 pagine). Decisi che l’avrei letto in 2 anni, andando a comprare ogni volta che terminavo un volume, il suo successivo, nella medesima libreria torinese: La Bussola. Un gioiello della citta’ sabauda.

6. Genere preferito? 
Non credo di averne uno in particolare, ma senza ombra di dubbio, guardando alla mia libreria, la narrativa del Novecento. Esiste un profondo legame tra il mio inconscio e coloro che hanno attraversato il XX secolo leggendo con gli occhi della scrittura. Ultimamente grazie alla lettura di molta letteratura sudamericana, argentina in particolare, mi accorgo di come pezzi d’Italia e del nostro inconscio collettivo come popolo, siano poi fioriti in altri lidi al di la’ della latitudine e dell’oceano, regalando perle di rara bellezza. Sabato e Piglia sono due autori perfettamente italiani, che hanno dipinto uno scenario nuovo, avendo alle spalle un retroterra non solo europeo ed italiano, ma meridionale, distaccandosi pero’ dai vizi e dalla retorica del nostro paese. Sono letteralmente esplosi altrove con altre tecniche e sfumature ma avendo le radici nella loro terra di provenienza. Qualcosa difficile da spiegare.

7. Hai un autore preferito? 
Anche in questo caso, la risposta non e’ facile. Non credo di avere un autore preferito. Ma se proprio devo fare tre nomi: Fernando Pessoa, Ernesto Sabato gia’ nominato prima, e Italo Svevo. Ma ce ne sono almeno un’altra dozzina.

8. Quando è iniziata la tua passione per la lettura? 
Da piccolo, con mia madre. Leggevamo insieme i libri della sua libreria: Cuore, Mark Twain, David Copperfield, e altri titoli di narrativa per bambini e ragazzi del XIX secolo.

9. Presti libri? 
Si, ma dato che poi nella stragrande maggioranza dei casi non tornano indietro, ho smesso. Come diceva Eco, la libreria e’ un mezzo di studio e lavoro e per me e’ importante. Non amo avere la libreria per fare sfoggio di interior design o snobbismo. I libri mi servono, perche’ di tanto in tanto devo recuperare delle frasi o delle cose lette per avere intuizioni, altri spunti, altre spinte e fare delle connessioni intuitive. Quando non trovo piu’ il libro che ho prestato un po’ mi incazzo.

10. Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme? 
Credo di aver gia’ risposto a questa domanda, con la risposta alla domanda n.3.

11. I tuoi amici/familiari leggono? 
Le mie amicizie piu’ strette si fondano quasi tutte su questa passione. I miei familiari si, anche se con meno frequenza e con altri gusti. Mia moglie per esempio ama i thriller, genere che a me non entusiasma piu’ di tanto.

12. Quanto ci metti mediamente a leggere un libro? 
Quando ero single, dopo la laurea, leggevo tra i 50 e gli 80 titoli all’anno (1/2 a settimana). Per un periodo piuttosto lungo, specie durante i primi anni di vita dei miei figli, non credo di aver superato quota 10 in un anno (quindi meno di 1 al mese). Ora che mi miei figli sono in eta’ scolare, raggiungo 20 /30 titoli all’anno. Per cui 1 titolo ogni 2/3 settimane.

13. Quando vedi una persona che legge, ad esempio sui mezzi pubblici, ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro? 
Si, anche se non con tanta insistenza. Nei tanti viaggi Torino/Taranto e viceversa, era un modo per attaccare bottone con le ragazze. Poi sono arrivati i telefonini, e tutti abbiamo cominciato a rinchiuderci negli schermi dei GSM.

14. Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvare uno soltanto quale sarebbe?  
Il libro dell’inquietudine di Pessoa.

15. Perchè [!] ti piace leggere? 
Perche’ ti permette di vivere piu’ vite, usando lo stesso tempo a disposizione.

16. Leggi libri in prestito (dagli amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi? 
Ho letto pochissimi libri in prestito (da amici). Di solito sono libri che posseggo.

17. Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire? 
L’Ulisse di Joyce. Iniziato piu’ volte, intorno ai 20 anni. Mai oltre le prime 100 pagine. Stesso discorso per “Il Signore degli anelli”. So che non e’ bello autocitarsi in continuazione, ma avevo scritto un altro post sul tema. “Storia degli interminati“.

18. Hai mai comprato un libro solo perché aveva un bella copertina, e cosa ti attrae in una copertina di un libro?
No. MA anche in questo caso vi e’ un’eccezione. Tropico del Cancro di Miller. Era una edizione del club degli editori in una Libreria Libraccio. Aveva una copertina che mi ricordava i libri che leggevo da adolescente, oltre che essere bella. Lo presi e lo comprai all’istante. Non l’ho ancora letto, nonostante siano passati 5 anni dall’acquisto.

19. C’è una casa editrice che ami particolarmente e perché? Sono un fan di Adelphi e di Sellerio. Adoro le loro edizioni, la grafica minimalista, e il loro catalogo. Ci sono autori che grazie a queste due case editrici abbiamo avuto modo di leggere in edizioni decenti e non raffazzonate in stile Mondadori o Feltrinelli. Inoltre molti autori, senza queste due casi editrici, difficilmente avrebbero avuto diffusione nel nostro paese. Riescono ad uscire un po’ dalla “cupola” letteraria italiana.

20. Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni al sicuro dentro casa? 
Li tengo al sicuro in casa. Cambiando per lavoro la mia residenza, purtroppo molti sono all’interno di scatole, comunque ben conservate. Si, durante i miei viaggi, porto con me sempre uno o due volumi.

21. Qual è il libro che ti hanno regalato e che hai gradito maggiormente?
La variante di Lunenburg di Mauresig. Non credo l’avrei mai comprato e letto. Mi fu regalato, e scoprii che era molto bello.

22. Come scegli un libro da regalare?
Di solito non regalo libri, salvo essere a conoscenza dei gusti del lettore. Prima ne regalavo molti. Poi avendo scoperto che la lettura e’ una cosa molto personale, ho cominciato a non farlo piu’, salvo avere delle certezze.

23. La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso? 
Purtroppo come riportato nella risposta alla domanda 20, la mia libreria e’ in uno stato di disordine. Mi piacerebbe averla organizzata per argomento.

24. Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Se il libro diventa interessante si. Specie in alcuni saggi. Ci sono poi dei saggi che non aggiungono note e bibliografia, e li declasso automaticamente.

25. Leggi eventuali introduzioni, prefazioni o postfazioni del libro o le salti? 
Se il libro mi e’ piaciuto, si… e’ come una specie di ultima sigaretta in stile Zeno Cosini. Se il libro e’ brutto, claro que no.

Nomino (sperando non mi maledicano):